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Jasmuheen e Michele Giannoni


“….è stato veramente speciale l’incontro con Jasmuheen.
Mi ricordo ancora i momenti di attesa prima di incontrarla.
Il fatto di poter stare a contatto con un “essere” così speciale mi elettrizzava. Avevo già sentito parlare di lei più volte in passato, e in varie occasioni stavo per partecipare ad una sua conferenza o un suo seminario, però all’ultimo c’era sempre stato qualche altro impegno che mi impediva di parteciparvi. Successivamente, le varie “coincidenze” mi hanno portato da lei.
È la donna che si nutre di “luce liquida”. Ha iniziato l’alimentazione “pranica” nel 1993.

Ho avuto la possibilità di stare al fianco di una persona che, all’apparenza è tale e quale a me, però in realtà c’è una netta differenza tra di noi: lei consciamente ha deciso di nutrirsi in un modo del tutto speciale, che a detta sua, ognuno di noi può emulare. Ha fatto parlare molto di sè, in molti si sono avvicinati a questo tipo di pratica e hanno iniziato il programma dei 21 giorni (non mangiare né bere per sette giorni, di bere solo acqua nella seconda settimana e di rimanere a riposo nella terza, in questo modo la persona è assuefatta al digiuno, nutrendo di luce i centri pranici). Al tempo stesso è stata molto criticata come, ovviamente, accade ogni qualvolta ci si avvicina all’immortalità fisica ed ad argomenti così particolari e delicati. Jasmuheen dichiara che lei non ha mai detto alle persone di non mangiare, semplicemente si pone come esempio vivente che è possibile nutrirsi di luce, come descrive nel suo libro intitolato appunto “Nutrirsi di Luce”.


Jasmuheen, al secolo, Hellen Greve, nata nel 1957 in Australia.
Ambasciatrice del M.A.P.S. (Movement of an Awakened Positive Society – Movimento di una società positiva ridestata).
Fonda la SEA – Accademia dell’autopotenziamento.
Nota a livello internazionale per l’adesione ai “Breatharians” (Brethariani)
Autrice di numerosi libri, tiene conferenze e seminari in tutto il mondo.

 


Jasmuheen, per me, è un rifermento molto forte sul fatto che è possibile vivere anche senza introdurre cibo (es. carne, pasta, pesce, ed altro) nel proprio corpo, ma poter attingere il proprio nutrimento direttamente da quell’energia madre, che crea tutto ciò che ci circonda (compreso il cibo che ci mangiamo). Ognuno di noi è quotidianamente immerso in questa energia. È come un pesce che nuotando nell’acqua si domanda dov’è l’oceano….. c’è immerso dentro! È un po’ quello che facciamo noi, dov’è tutta questa energia? Ci siamo dentro!

C’è una grande differenza tra il digiunare e il nutrirsi di prana. Con il digiuno possiamo far riposare il nostro corpo e disintossicarci, però, con il passare del tempo, questo tende ad intaccare il tessuto muscolare ed i grassi facendoci perdere peso. Con l’alimentazione pranica, invece, si accede ad una fonte di energia che ci permette di mantenere un livello di vitalità molto alto, di dormire molto meno, di trovare il proprio peso forma, e di crescere spiritualmente. Si può raggiungere tutto questo, riprogrammando il proprio corpo, ma soprattutto abbattendo le proprie credenze sul cibo.
Fino ad oggi non ho mai iniziato il programma dei 21 giorni, ci sono sempre andato vicino, però poi non era mai il momento giusto. Ho fatto vari periodi di digiuno per far riposare il mio corpo e poterlo disintossicare, ho fatto varie esperienze di meditazione di altro tipo, stanto anche 3 giorni senza mangiare e bere, mantenendo una elevata energia fisica, con una grande lucidità mentale e garantisco che è un esperienza particolare quanto straordinaria. Pertanto posso solo intuire in minima parte cosa voglia dire farlo per 21 giorni. Comunque non escludo l’idea di mettere in pratica il programma dei 21 giorni nel breve periodo, sono in attesa che ci siano le condizioni fisiche e mentali adatte per poter eseguire al meglio questa affascinante esperienza.

 

Con Jasmuheen ho fatto varie meditazioni, e da lei ho appreso molte informazioni che hanno influenzato notevolmente la mia vita. L’episodio, però, a me più caro e al tempo stesso simpatico che ricordo con molto piacere (ripensandoci oggi mi fa ancora sorridere) fu quando Jasmuheen era sul palco durante un suo seminario: ero seduto nelle prime file della sala conferenze contenente qualche centinaio di persone, Jasmuheen era sul palco seduta su uno sgabello, tutti stavamo ascoltando le parole del suo compagno che era li vicino a lei. Ad un tratto, non so per quali associazioni mentali, mi chiesi se anche lei, Jasmuheen, ogni tanto perdesse questa sua calma e serenità che manifestava in pubblico e si mettesse a litigare, nei momenti privati e quotidiani della propria vita, ad esempio con il compagno che stava parlando proprio lì, non molto distante da lei. Tanto per intenderci la classica sfuriata tra moglie e marito che credo che una volta nella vita possa essere capitata a tutti o a quasi tutti. Sicuramente a me è capitata. Pertanto mi stavo chiedendo come una persona, una donna di quel tipo avrebbe reagito, in tali circostanze. Un istante dopo questo mio pensiero, vidi Jasmuheen distogliere lo sguardo dal marito che stava continuando a parlare e dirigere la sua attenzione su di me. Nonostante non fossi proprio vicinissimo al palco, lei mi guardò dritto negli occhi e mi fece un sorriso che non dimenticherò mai. Un sorriso che parlava con il cuore, un sorriso con una carica emozionale talmente elevata che valeva più di mille parole messe insieme. Credo proprio che quella fu la sua risposta. Pochi istanti dopo rivolse di nuovo l’attenzione verso il marito. Pensai subito che non poteva essere un caso! Con tutte le persone che erano li perché proprio io ho ricevuto quel magnifico sguardo, soprattutto proprio alla fine di quel mio pensiero riguardante la sua vita personale? Il fatto ironico che mi fa ancora sorridere a ripensarci dove stà? Semplicemente, è che con la coda dell’occhio vidi, mentre stavo ancora riflettendo su quello che era appena accaduto, la persona che era seduta alla mia sinistra, stupirsi di  questa scena e di quel sorriso, così improvviso ed inaspettato rivolto direttamente a me. Infatti mi chiese che cosa stesse succedendo. Risposi solamente: “Niente perché?” Però dentro di me sapevo che, se anche la persona che era al mio fianco, aveva notato che c’era qualcosa di insolito in quel sorriso, molto probabilmente di fronte a me, c’era veramente una persona speciale.
In seguito, rileggendo il suo libro “Nutrirsi di luce” notai che il libro iniziava proprio così: Jasmuheen, “telepatica cosmica”, è tra l’altro autrice di…….
Chissà forse una coincidenza quel sorriso?

 

Grazie Jasmuheen

 

 


 



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